BERLUSCONI HA AGITO DA STATISTA: NON DEGRADIAMO IL SUO GESTO

C’è un collante che negli ultimi giorni ha fatto sì che, di fronte al rischio di un collasso economico-finanziario e alla necessità di restituire fiducia alla nazione, venisse archiviata ogni divisione e si aprisse a scelte difficili ma importanti: quel collante è la parola responsabilità. La responsabilità invocata dal Presidente Berlusconi, che ha agito per senso dello Stato. Il monito del Presidente della Repubblica, quando ha detto che occorre il massimo della responsabilità ed un clima di reciproco rispetto. Infine, lo sforzo comune ed il senso di responsabilità e di servizio invocato dal Professor Monti alla luce del suo nuovo mandato.

Negli ultimi giorni la parola responsabilità ha unito i percorsi e le scelte della politica. La responsabilità – lungi da frammentazioni di tipo ideologico e partitico - è diventata il prezzo del nostro amore per l’Italia, prima di ogni cosa. Ho chiesto sin dall’inizio al nostro partito e al nostro Presidente di non sottrarsi a questa sfida inevitabile. Oggi, sono ammirato dal coraggio e dalla determinazione con cui Berlusconi l’ha affrontata. La capacità di uno statista si misura soprattutto nel gestire un progetto per il bene del Paese. E’ la caratteristica che maggiormente distingue un uomo politico di alto profilo da un semplice, per quanto bravo e preparato, amministratore. Adesso tocca a noi non degradare il suo gesto. Mi auguro che la strada maestra da lui indicata, quella di pensare prima al bene del’Italia, possa trovare conferma nella nostra coscienza politica e parlamentare, pronta – ne sono certo - a confrontarsi in maniera costruttiva e non polemica.

Bisogna attutire i contrasti e guardare oltre le polemiche, bisogna guardare ai problemi che siamo chiamati a risolvere, tutti insieme.

Il Pdl ha dato prova, in queste ore, di saper confrontare posizioni anche assai diverse e poi decidere, in nome dell’unità. Forse il Pdl attraversa non solo una “ripartenza”, ma una nuova nascita, unito proprio in un momento di estrema delicatezza politica.

Il Parlamento sarà un ottimo banco di prova per cercare di capire se - come mi auguro - prevarrà quella sfida della serietà che misurerà l’impegno politico che ognuno di noi mette al servizio del Paese. Se ci riusciamo sarà una grande vittoria dell’Italia ed i cittadini ne saranno grati anche a noi.